La scuola è un’istituzione che mira a dare un’educazione e una formazione umana e culturale. Il suo compito è fornire gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente.
Il valore prioritario si basa sulla relazione e sul rispetto reciproco tra studenti e insegnanti, nonché sugli apprendimenti che aprono alla conoscenza della vita, lavorando in un clima di ascolto efficace e di relazione empatica.
Il ruolo del docente quindi è quello di facilitatore, che grazie alla personale capacità empatica è in grado di costruire rapporti interpersonali che agevolano un apprendimento naturale.
In ambito scolastico l’interesse per gli stili cognitivi e di apprendimento è fortemente sentito dai docenti, che sempre più avvertono la necessità di riflettere sulla complessità del contesto educativo e sentono un’esigenza di cambiamento e di rinnovamento. Il processo di apprendimento è complicato e sempre più l’attenzione degli insegnanti è rivolta alla ricerca di nuove strategie di didattica efficace. In effetti le sfide che il docente del III millennio deve affrontare sono molteplici e si basano prioritariamente sulla trasformazione della persona, l’autoconsapevolezza, la rilevazione dei bisogni e dei valori dei discenti e delle loro aspettative. Infatti apprendere non significa soltanto memorizzare e imparare, ma implica acquisire nuovi atteggiamenti e comportamenti. È quindi ottimale sostituire una visione statica con una dinamica, preferire la visione operativa a quella nozionistica e soprattutto prediligere la rielaborazione creativa dei dati rispetto all’acquisizione degli stessi, per giungere a nuove informazioni e alla produzione di ulteriori conoscenze.
La scuola di oggi ha superato il concetto di “programma” e lavora secondo la logica del curriculum, in quanto risponde meglio alle esigenze della società contemporanea. In effetti il curriculum consente di mettere al centro del processo di apprendimento i bisogni, i valori e le risorse della persona, inoltre permette di lavorare sulle competenze trasversali e sposta l’attenzione dall’acquisizione dei contenuti alla verifica delle competenze. Il curriculum è quindi un percorso organico e completo ideato dal docente che si fa carico della progettazione dei contenuti (ossia che cosa si insegna) e delle metodologie di trasmissione dei contenuti (come si insegna). I curricula quindi nascono dalla rilevazione dei bisogni e delle potenzialità degli studenti. Il metodo didattico da prediligere non è esclusivamente teorico o del tutto operativo, è una mescolanza di teoria e pratica, dove la pratica è fondamentale per apprendere attraverso l’esperienza.

Utilizzare la didattica esperienziale significa offrire agli studenti degli strumenti che permettono di imparare attraverso l’esperienza cognitiva, emotiva e sensoriale.
L’insegnamento si fonda sull’esperienza diretta e l’idea è quella del “campus”, inteso proprio come campo dove il contadino pianta un seme, cura il terreno, lo innaffia se necessario, lo rende fertile fino ad ottenere il risultato sperato: un buon raccolto. Così è nel processo educativo degli alunni: l’amore, la dedizione e la cura sono essenziali per valorizzare la persona. Scoprirne i talenti, individuare le aspettative, tenere viva la curiosità e la motivazione consente di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Un ulteriore passo verso il cambiamento è adottare uno stile di insegnamento efficace e immaginare una didattica che punti al “sentimento” in quanto “atto e modo di sentire” come coscienza del proprio essere e costruzione del sé.
La scienza del sé ha un ruolo sorprendente nel processo di apprendimento.
È molto efficace poiché integra varie discipline che studiano l’essere al fine di raggiungere l’autoconsapevolezza e la felicità individuale e collettiva: il punto di partenza di ogni successo.
Presso il Centro Scolastico Giovanni Paolo II di Melegnano, dove insegno da anni, ho avuto l’opportunità di inserire la Scienza del Sé nel percorso curriculare degli studenti. L’Istituto, assolutamente all’avanguardia, è un luogo ideale per la formazione degli studenti che sono al centro del progetto educativo. La Scienza del Sé è stata inserita in modo trasversale nella disciplina che insegno ossia di Lingua e Letteratura Inglese.
L’esperienza è stata significativa e ho potuto riscontrare notevoli miglioramenti e un cambio di stile del modus operandi dei miei studenti che hanno sviluppato un pensiero aperto e creativo, grazie all’utilizzo dell’immaginazione: la facoltà creativa che consente di proiettarsi in un’altra realtà, riscoprire talenti e passioni e ragionare su un personale proposito di vita.
La didattica è viva:
l’apprendimento è avere il coraggio di cambiare, è una spinta che arriva dal cuore e dalle emozioni che ci conducono ad attuare un processo di trasformazione autentico e allineato ai bisogni e valori personali. È fondamentale che i docenti riconoscano il forte legame tra apprendimento ed emozione perché non è solo attraverso l’intelligenza e la razionalità che si ha successo nell’apprendimento, poiché conoscere e valutare le emozioni significa pensare e decidere meglio, grazie al potenziamento dell’esperienza personale e all’interiorizzazione di saperi e significati.
Francesca Malaguti
Docente di Lingua e letteratura Inglese Scuola secondaria II grado
Docente di Inglese Medico scientifico Università Vita – Salute S. Raffaele